17 ottobre 2016

Wendy.


Ti infili i leggings neri e le Allstar allacciate strette. O i jeans con risvoltino se fa caldo abbastanza o se hai la fortuna di avere ancora le gambe depilate dall’estate. Zainetto che manco al liceo.
Cicles. Paglie. Sorriso. Sei pronta.

Esci a bere una birra, due, tre.. litri.

Ridi che quasi non ti ricordi di avere 35 anni, una ruga nuova sul sopracciglio sinistro per le troppe volte che lo hai alzato, un neo nuovo sulla schiena ogni martedì del mese come il mercato rionale, una decina di smagliature di cui chiederò i danni a Spapu appena firmerà il suo primo contratto di lavoro, vaghi ricordi delle superiori che ti tocca chiedere l’aiuto del pubblico per sapere il nome della prof di italiano.. perché hai 35 anni. 35 maledettissimi anni suonati.

Che per via Zamboni ci sono tutte 'ste cinne all’università che non hanno né le smagliature post-parto né i vuoti di memoria da demenza senile, che hanno le magliette corte e i pantaloni a vita alta, che ANCHENO non stavano bene nemmeno a Brenda figuratevi voi che Brenda manco sapete chi sia!
Ed io ho i leggings neri e le Allstar tutte scucite, un freddo boia e sorrisi per scaldarmi.

Che arrivi in quel periodo della tua vita che sai benissimo cosa NON vuoi essere ma non sei sicura di aver deciso, per sempre per sempre, cosa vuoi essere. Sei in quel periodo della vita dove le ragazzine ti sembrano tutte cretine, ma se ti danno della Signora ti parte il tic all'occhio sinistro che nemmeno il Prozac riesce a tranquillizzarti. Che vorresti volare ancora qualche volta verso quell'Isola-che-non-c'è che ti strizza l'occhio dal cielo scuro della notte.

Io credo che sia normale che capiti. Ad un certo punto. Che sperduta ti ci senti tu. Altroché i bimbi dell'Isola. Che sei stanca di leggere favole la sera e vorresti partire con i Pirati per avventure mozzafiato.

Che ti sembra all'improvviso che a 35 anni si possono (e si debbano) bere birre al Pratello, mangiare patatine con la maionese seduti in piazza San Francesco senza guardare l’orologio, parlare di tutto e niente con leggerezza. Con Spensieratezza. Che tu improvvisamente sei solo tu, non sei nè ragazza nè signora, che il cielo su Bologna sembra il più limpido di sempre e non ci sono veramente nubi a coprire quella prima stella a destra fino al mattino....

Un po’ come Wendy che tutte le mattine poi torna in camera con la sua vestaglia bianca, che se volassi su Bologna mi congelerei le chiappe e il giorno dopo altroché 2 giorni di mutua... mi servirebbe il pigiama in pile e pure il paraorecchie di peluche - da vera vera bimba-minkia. Che più che Peter Pan capace che incrocio Peter Punkabbestia nel mio girovagare notturno. E già questo mi dovrebbe far pensare che meglio stare sotto le coperte, con chiappe al caldo e pensieri nelle tasche, sogni nel cassetto ben stirati e impilati uno sull'altro pronti all'uso ma mai usati.

E pensi e ripensi e ripensi a cosa fare sul quel cornicione.
"...E se cado?"
"...E se invece voli?"
E quindi così ..sto passando il mio periodo Wendy.
Come Picasso con il periodo Blu. Potete pensare che io sia folle, potrete sguinzagliarmi dietro Capitan Uncino a pungolarmi con forconi di critiche e rimbrotti perché si è sempre responsabili per qualcuno e qualcosa, certo..ma questo anche Wendy lo sa bene che c'ha 2 fratellini al seguito e un cane come dada.

..oppure potrete alzare gli occhi al cielo e vedermi lì sul cornicione con le Allstar allacciate strette ed i leggings neri, gli occhi grandi grandi di chi sempre e comunque non perde le speranze, e il sorriso di chi non sa' ma non smette di pensare che si può sempre cercare di capire..

Perché vivere è da sempre e per sempre la più incredibile delle avventure...

2 commenti:

  1. Prepara i risvoltini ai pantaloni (che qui si portano tutto l'anno, le caviglie non hanno mai freddo) e salta da quel cornicione, a Dicembre andiamo a bere birra dove vuoi tu!
    Fra

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    1. evviva la birra, i cornicioni e le caviglie infreddolite. Ti aspetto ad Ali spiegateeeeeee!!!

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